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La delucidazione del tema ontologico e l'ascolto di quanto di questo domandare dell'Essere ci proviene dal passato, hanno consentito di isolare l'oggetto tematico per eccellenza della dimensione teoretica dell'architettura, lo spazio e di individuare, sempre in chiave ontologica, l'elemento primario della sua scrittura, la struttura; conducendo sino alle definizioni di struttura e di spazio, in architettura. Con l'esplicitazione della spazialità quale oggetto tematico della poiesis architettonica, l'ascolto ha poi potuto, a pieno titolo, rivolgersi all'Ereignis, la cui trattazione, qui spiccatamente teorica, prepara la rilettura di quel tramandamento costituito, in architettura, dall'eventuarsi dell'Essere in quanto Ereignis. Lo scritto raccoglie le intuizioni e le elaborazioni teoriche che hanno illuminato le scoperte storico-iconologiche riguardanti la basilica angioina di Santa Chiara a Napoli e che sostengono, precorrendola, una più organica rilettura storica e teoretica dell'architettura, a partire dai monumenti dell'antichità classica, ivi compresa una nuova interpretazione degli ordini architettonici e della loro stratificazione nel corso della storia. Dorico, Ionico e Corinzio, costituiscono, infatti, tracce eminenti del pensiero rammemorante, tramandatesi come corollario, per un lungo periodo considerato necessario, alla trattazione del tema ontologico dello Spazio.